Nilo
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Nilo |
Quando
è nato, come è cresciuto.
Nilo nasce il
24 maggio 1994 da Roy di San
Fabiano e da Benjie delle Crete Senesi. E’ un cane molto
duttile per l’addestramento, vuole e dà dolcezza. Il suo
addestramento non richiede difficoltà una volta compreso
il carattere. Imparato un comando difficilmente lo
dimentica. Sul terreno è rapidissimo, prende le emanazioni con facilità,
sempre ben indicate, e le risolve con decisione. Dote
naturale un bellissimo riporto spontaneo, al galoppo, con dente morbido. Cane estremamente positivo e costante difficilmente delude le
aspettative. E’ attualmente il mio cane da caccia. La
carriera agonistica
Debutta il 23
settembre 1995 vincendo la prova giovani a Cantalupo
Ligure. Sul libretto
di lavoro settantanove qualifiche fino al 14 novembre 1999. di queste settantadue Eccellenti di cui 28 assistiti da
Certificati – Cac, Cacit e riserve – 7 Cqn. Vince il Campionato
Italiano Federcaccia nel 1996, la Coppa Toscana nel 1997 e nel 1998, il primo
Campionato Italiano Springer nel 1997, vince il Campionato Sociale nel 1996 e
nel 1997, il Trofeo Federico Mascheroni nel 1996 e nel 1997. Questo il
mio racconto dei turni di Nilo, cane di trenta mesi, al Campionato F.I.d.C.
del 1996. Sabato ci è toccato un
turno iniziato a bordo di bosco con presenza di spinai a tratti molto folti.
Il cane apre bene anche internamente dove ci fiancheggia uno sparatore. Batte
il terreno con precisione e avidità mostrando la innatà
qualità del collegamento. Ad un tratto accenna bene
una pista ma il fagiano, in piedi, prende il volo trenta metri avanti. Niente
di fatto. Si procede ed alla intersezione di una
siepe, con il cane che accenna un’emanazione, il giudice interrompe l’azione
per consentire ad uno sparatore di oltrepassare una recinzione. Si riparte
con il cane che riprende l’emanazione e dopo aver forzato, in folto roveto,
mette in volo fagiano che viene sparato oltre la
siepe e del quale non conosco la sorte. Chiamato il cane al piede vengo informato che il fagiano è caduto colpito
d’ala ed è subito sparito dentro il folto. Mi porto in vicinanza del punto di
caduta ed inviato il cane al riporto attendo. Dopo
qualche secondo di inseguimento nel folto capisco
che il cane ha recuperato il fagiano che infatti mi riporta. La classifica lo vedrà 1° Ecc Cac. La domenica il turno si svolge in bosco con folta
vegetazione che intralcia il cammino ma consente sia
ai selvatici sia al cane di sottrarsi velocemente. Appena sciolto Nilo apre
sulla destra e cogliendo una emanazione entra
velocissimo in uno spinaio dal quale infatti sloggia un maschio che dopo un
paio di fucilate se ne va indisturbato. Cane al piede si riparte, nuova pista
e nuovo affondo, questa volta per una femmina che viene
spedita a seguire il maschio di prima. Terreno minato, dai molti selvatici
evidentemente presenti e dalla imperizia degli
sparatori. Nuovamente in movimento con il cane che si infila
in un intrico di rovi coprenti un vasto mucchio di pietre, lavora con avidità
ma non si vede uscire niente. Continua a lavorare anche quando provo a
chiamarlo, come richiesto dal giudice. Prego di attendere un attimo, ed infatti riesce a conludere passando dal roveto ad un
altro folto spinaio e sloggiando senza tanti complimenti un altro maschio.
Anche questo puntualmente padellato!. Il turno è
terminato, manca il riporto. Vengo invitato a
sciogliere di nuovo Nilo per completare con il riporto il turno. Vengo avvertito che non saranno più tenuti in
considerazione eventuali errori dovendo verificare solo il riporto, comunque
se il cane si dimostra ancora corretto è meglio. Il terreno è sempre lo
stesso ma stiamo per uscire dal bosco e quindi verosimilmente abbiamo davanti
molti fagiani che ci precedono. Anche gli sparatori ci precedono appostandosi
all’esterno. Mollo il cane che immediatamente prende una pista. Avverto, vola
il fagiano, lungo per uno sparatore che comunque gli lascia andare due botte
senza risultato. Nilo, al culmine dell’eccitazione, riparte. Nuova pista e
due fagiani volano quasi in faccia ai giudici, verso di noi ma lontani dai
fucili. Di nuovo in movimento altro fagiano questa volta verso gli sparatori.
Niente di fatto. Ancora uno, di nuovo padella. Sudo. Riparte il cane che
prende una pista e risolve benissimo vicino ad uno
sparatore, a cinquanta metri da me. Corretto attende l’esito delle fucilate.
Niente neanche questa volta. Richiamato leva altri due fagiani anche questi
sbagliati. Io rido di gusto, gli sparatori sono scomparsi, il giudice
francese impreca contro tutti. L’unico incavolato
sembra il cane che ancora non crede a quello che ha visto. Viene
deciso di far effettuare un riporto cieco su un fagiano abbattuto
precedentemente. Quando vengo invitato ad inviare il
cane al riporto capisco che il fagiano è stato gettato dove poco prima
avevano pascolato tutti gli altri. Sono contrariato perché tutte quelle
emanazioni possono, a ragione, distrarre il cane. Mando il cane al riporto e
dopo un attimo di timore vedo il cane che in corsa avverte bene, prende e
riporta di corsa. La sofferenza è terminata! Naturalmente
ha eseguito correttamente anche il riporto dell’anatra dall’acqua fonda. Dopo le relazioni il giudice francese ha
voluto aggiungere che questo cane lo ha impressionato oltre che per la
velocità e la tipicità anche per il grandissimo equilibrio e per il grande
olfatto dimostrati. 1° Ecc Cac
Cacit. La
riproduzione
Ad oggi poco utilizzato perché in
relazione troppo stretta con le mie cagne. Ci sono comunque due cani giovani estremamente interessanti che iniziano la carriera
agonistica. |